LA TENEREZZA DELLA VECCHIAIA

Quando a Capodanno non dobbiamo nasconderci sotto le coperte, perché i botti non li sente più. 

Quando puoi sgranocchiare la focaccia senza che ti guardi con quegli occhi da ti prego ti prego ti prego solo un pezzettino, perché russa. 

Quando ti cade a terra uno spiedino e non se lo inghiotte intero stecchino compreso, perché sei più veloce di lui. 

Quando lo chiami e non ti sente, e allora impari a battere le mani. 

Quando in passeggiata ti guarda ogni 4,2 secondi e tu gli dici «Amore sono qui!» 

Quando gli prende la fissa di fare la pipì tutte le notti alle due, e tu ormai ti svegli ogni notte alle due meno cinque. 

Quando starnutisci e si spaventa, perché è sordo ma non si sa come certi rumori li scambia per una mitragliata. 

Quando si sofferma a guardare il mare con quell'aria da vecchio saggio malinconico. 

Quando dopo una camminata in montagna è talmente stanco che ti fermi a fare un aperitivo e poi ti accorgi che lui si è addormentato in piedi accanto alla sedia. 

Quando prende velocità tutto gasato e all'improvviso gli va giù una zampa e sbanda. 

Quando non rinuncia a dare la caccia alle lucertole, ma quelle fanno in tempo a fargli anche il saluto militare con la coda. 

Quando corre come un matto e salta sul letto col suo coccodrillo nuovo, e tu pensi che è tutto a posto, sta ancora bene, e non vi lascerete mai



Qualcuno di voi ha un cane anzianotto? (In foto Gerry, 15 anni)


 

Commenti

  1. Gerry non sa leggere ciò che di bello, Valentina, hai scritto. Nè può sentirlo se tu glielo leggessi perché quasi sordo. Ma sono sicuro che può avvertirlo.

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    1. Caro Roberto, grazie per questo tuo bellissimo commento! Mi ha subito riportato alla mente due righe tratte dal mio romanzo "Adele e Spank sola andata", che ti riporto, sperando che ti piacciano :)
      "Scendiamo.
      Spank schizza fuori ma resta nel raggio dei cinque metri pattuiti mentre comincio a
      svuotare la macchina.
      Il nostro è un linguaggio fatto di abitudini costruite nel tempo, di sguardi e piccoli gesti e
      rispetto e fiducia, dove le parole e i guinzagli sono solo accessori."
      Un abbraccio, Vale

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    2. Ho (ri)letto volentieri le righe tratte dal tuo romanzo, poiché le conoscevo già in quanto sto conoscendo poco a poco i ragazzi che danno vita al tuo romanzo.

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    3. Ciao Roberto, non ho capito bene il commento: intendi dire che hai già letto il mio romanzo? Vale

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    4. Ho, da poco, iniziato a leggerlo

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    5. Ma grazie Roberto! Spero che quando l'avrai finito tu abbia voglia di raccontarmi le tue impressioni :). Vale

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