STORIE DI ORDINARIa FOLLIA IRLANDESE


5 aprile 2017

Quando ti vedo il mio cuore scoppia. 
Davvero. 

Il tempo, le voci, l'aria, le persone che camminano, i gabbiani che volano, i pensieri, la fame, la sete, la penna, le onde dell'Oceano, l'Universo: tutto si blocca in un fermo immagine dove soltanto tu ti muovi e vivi. 

Quando ti vedo, devo cambiare strada finché sono in tempo. 

Perché se faccio un passo di troppo, se mi distraggo e mi avvicino, mi risucchi e m'imprigioni in quella bolla di profumi e di colori e di vita e di giravolte e di zucchero filato e di sogni che solo tu, soltanto col tuo semplice essere, esistere in questo mondo, in questa vita, in questa strada, sai far volare. 

Ma t'incontrerò stanotte?

Ho scelto una sera con un tempo così di merda da far restare a casa anche gli irlandesi, e sono venuta a piedi fino a Salthill.

Mi sono presa la pioggia ma non m'importa. 
Mi sono presa il freddo ma non m'importa. 
Mi sono presa il vento e le bestemmie che dicevo da sola e che mi ritornavano indietro sotto forma di pioggia più stronza di prima ma non m'importa. 
Alla fine mi sono fermata sotto una pensilina e mi sono presa un taxi e l'ho pagato una sassata ma non m'importa del resto, figuriamoci dei sassi. 

Tutto questo e molto di più, 
oltre il vento e la pioggia, 
il freddo 
i taxi 
le bestemmie 
le lacrime 
la rabbia
la tristezza
la strada che non finisce mai 
la tua casa che non so dove cazzo è 
e il cielo che continua a piangere peggio di me. 

Tutto questo e di più, 
molto
molto 
di più, 
oltre i tetti 
e i fili della luce
e i gabbiani  
e le nuvole 
e le stelle 
e l'atmosfera 
e l'Infinito.  

Tutto questo e immensamente oltre, solo per un tuo sorriso. 

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